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Un pomeriggio emozionante nel ricordo del famoso cardiochirurgo Calo Marcelletti

10 novembre 2025

16 Novembre 2025

Emozione, ammirazione e una vena di tristezza hanno caratterizzato il pomeriggio dedicato, a Città della Pieve, alla grandezza di Carlo Marcelletti, medico di fama mondiale che ha rinnovato la cardiochirurgia ridando vita e speranza ai piccoli pazienti e alle loro famiglie.

A.L.I.Ce. Città della Pieve, che ha organizzato l’iniziativa, ringrazia per la presenza i cittadini e l’Amministrazione Comunale nelle persone del Sindaco, Fausto Risini che ha espresso ammirazione per il Prof. Marcelletti, e dell’Assessore alla Cultura Luca Marchegiani.

Una sala piena di gente ha assistito al ricordo di un instancabile innovatore travolto dagli eventi, dal sovra potere di chi, anche a scapito del bene, contrasta il desiderio di rinnovamento.

La presentazione del libro “Le mani nel cuore. La storia di Carlo Marcelletti, cardiochirurgo che ha salvato migliaia di bambini”, voluta dal suo allievo e collega Adriano Cipriani, noto a Città della Pieve come eccellente cardiologo volontario di A.L.I.Ce., alla presenza dell’autore del libro e del suo editore, inizia proprio con un momento di viva emozione, da parte di Adriano Cipriani, nel ricordare il luminare suo amico.

Non una celebrazione ma il ricordo di una vita dedicata al lavoro, al rispetto per il dolore, all’infinito amore per le sfide anche impossibili, all’incommensurato amore per i bambini sofferenti e al desiderio di salvarli.

Dopo la irrefrenabile emozione il dott. Cipriani ricorda gli insegnamenti più marcati che Marcelletti gli ha lasciato: l’etica del lavoro, il rigoroso metodo scientifico, la costante ricerca di sempre nuovi obiettivi e traguardi da raggiungere.

Oltre cinquanta le testimonianze tra amici, colleghi, pazienti, familiari, conoscenti che costituiscono il libro sulla vita e sull’operato di Marcelletti.

Un libro da leggere per comprendere il medico e l’uomo ma anche la realtà che ha vissuto ed ha contribuito a modificare a vantaggio dei malati e dei più bisognosi.

Le sue umili origini lo hanno costretto per studiare, afferma lui stesso, ad essere il primo, a vincere borse di studio per poter andare avanti. I suoi studi, la sua curiosità, la sua dedizione e il desiderio di trovare soluzioni a quanto osservava anche in sala operatoria lo hanno portato a sperimentare, a tentare l’impossibile, a osare anche quando sapeva che poteva andare male. Il suo desiderio di riformare la Sanità, mettere ordine dove regole non c’erano, lo ha portato a scontrarsi con realtà non inclini al cambiamento, per questo ha subito minacce anche pesanti e infine la diffamazione.

La testimonianza del dott. Cipriani ce lo presenta come un maestro coinvolgente come pochi o anche nessuno.

L’autore, il giornalista Vincenzo Varagona, ricorda la natura solidale delle sue azioni, sempre vicino a chi non aveva possibilità finanziarie.

Alle testimonianze dei relatori si è aggiunta quella meravigliosa di una sua giovane paziente venuta appositamente da Roma, con una splendida e vivacissima bimba di pochi mesi.

Tra i presenti in sala chi lo ha conosciuto per rapporti di lavoro ed ha voluto ricordarlo: la dottoressa Daniela Cianfrini, originaria di Città della Pieve ma operativa ad Arezzo che ricorda, non senza emozione, la sua amicizia con Marcelletti, al quale al tempo inviò suoi piccoli pazienti, e di cui rammenta l’umanità e l’amore per i bambini; Amedeo Testa di Città della Pieve che gli forniva le macchine extracorporee cuore-polmone per gli interventi.

Con queste testimonianze spontanee non programmate la serata si è conclusa nel migliore dei modi all’insegna della sincerità.

ALICe Italia O.D.V.
Associazione per la
Lotta all'Ictus Cerebrale

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